
Mariani: “Tema complesso, da affrontare con trasparenza e coinvolgimento dei consorziati”
Il “Piano di riparto della contribuenza 2025” del Consorzio di Bonifica Interno Bacino Aterno e Sagittario è stato al centro della Commissione Vigilanza regionale, in un confronto acceso e articolato che ha messo in luce criticità importanti per le tre vallate interessate: Peligna, Aterno e Tirino. Durante la seduta sono state analizzate le Deliberazioni n. 10/2025 e 11/2025, ascoltando anche le voci dei diretti interessati: Maurizio Monaco, presidente del Consorzio, il revisore unico Nicola Splendiani, e Luciano Angelone, in rappresentanza del Comitato Contribuenti “Consorzio di Bonifica Abruzzo Interno”. Al centro della polemica, il cosiddetto “contributo di solidarietà” di circa 235 mila euro, caricato esclusivamente sulle spalle dei consorziati della Valle Peligna e della Valle Aterno, a vantaggio di quelli della Valle del Tirino. La ripartizione è stata fatta in base alla superficie catastale e non tenendo conto del reale beneficio ricevuto, come invece richiesto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 188/2018, che vieta l’imposizione del tributo in assenza di vantaggio concreto per il contribuente. Non solo: oltre 200 mila euro sono stati richiesti agli immobili extra agricoli della Valle Peligna, pur non traendo alcun beneficio dai servizi consortili. Strade, ferrovie e autostrade risultano invece esentate. A far sentire la voce dei consorziati della Valle del Tirino è stato Alfonso D’Alfonso, imprenditore agrituristico, che ha denunciato il grave stato dell’impianto irriguo locale, con strutture malfunzionanti e costi energetici altissimi per il pompaggio dell’acqua. Le perdite croniche della rete idrica fanno aumentare i costi per i proprietari dei terreni, in un contesto già reso difficile dai ritardi nella manutenzione e dall’installazione ancora incompleta dei misuratori idrici. D’Alfonso ha anche segnalato l’anomalia della Centrale Idroelettrica di Capodacqua, concessa a privati, che genera 1.300.000 kW annui: una risorsa, secondo lui, che potrebbe essere gestita diversamente per favorire i consorziati.
“È solo l’inizio di un percorso di chiarezza – ha dichiarato il presidente della Commissione Vigilanza, Sandro Mariani –. L’assenza dell’Assessore regionale Emanuele Imprudente, motivata da impegni precedenti, non ha impedito di iniziare a fare luce su una situazione intricata che riguarda non solo questo consorzio, ma l’intero sistema della bonifica in Abruzzo.”
Mariani ha ribadito l’intenzione di proseguire il confronto con nuove audizioni, coinvolgendo anche l’Assessore e la sua struttura. “L’agricoltura è un settore strategico per l’Abruzzo – ha sottolineato – ma sconta la cronica mancanza di risorse regionali, spesso assorbite da un comparto sanitario in profonda crisi.”