SULMONA – Alta adesione allo sciopero indetto dalla Fiom Cgil della provincia dell’Aquila allo stabilimento Magneti Marelli di Sulmona. Non una protesta contro l’azienda ma una mobilitazione nazionale che vuole contrastare le scelte del governo in materia di pensioni e manovra economica. Nonostante tutto la percentuale di adesione alla manifestazione si attesta intorno all’80%. Un dato che lascia non poco entusiasmo fra i vertici del sindacato che parlano di sciopero pienamente riuscito. La protesta ha voluto smuovere il governo al rilancio delle politiche industriali; alla modifica radicale della legge Fornero a partire dal blocco dell’età pensionabile; agli ammortizzatori sociali per tutti a partire dai contratti di solidarietà e agli incentivi per un’occupazione stabile e sostegno alla formazione. Alla Marelli di Sulmona lavoratori e sindacato hanno detto no alla manovra economica. Una previdenza che- secondo la Fiom- “continua sulla strada della riforma Fornero, concede solo qualche deroga ma insiste sull’aumento automatico dell’età pensionabile e non apre sulle pensioni di garanzia per i giovani e i discontinui e non dà risposte ai lavoratori precoci”. Ma la protesta è scattata anche contro la volontà del governo di confermare che per le aziende è più conveniente licenziare che ricorrere alla cassa integrazione, senza affrontare il problema dell’occupazione giovanile limitandosi a decontribuzioni e incentivi che producono al massimo occupazione sostitutiva.
Andrea D’Aurelio
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