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SULMONA – I manifesti sono stati già affissi in città ma l’inaugurazione prevista per il prossimo 6 agosto potrebbe slittare. Per l’apertura dell’Oasi, la nuova area commerciale che sorge al posto dell’ex Iper Sidis, mancherebbero alcune autorizzazioni. Si tratta di una serie di provvedimenti finali che sarebbero necessari per permettere la messa in funzione della struttura che rischia un altro rinvio dopo quello, fisiologico, accusato con il lockdown. A Palazzo San Francesco c’è fibrillazione per il rilascio degli ultimi pareri che tengono con il fiato sospeso il gruppo Gabrielli che ha deciso di investire in città e il personale già reclutato che ieri, con una delegazione, si è recato in Comune per chiedere conto dello state dell’arte di tutte le pratiche. L’allungamento dei tempi nel rilascio delle ultime autorizzazioni sarebbe dovuto alla carenza di organico negli uffici. Ma ci sarebbe dell’altro. In queste ore si sta cercando di trovare la quadra per evadere tutte le richieste, pervenute sei giorni fa, e rilasciare gli ultimi pareri. ll gruppo commerciale Gabrielli e Mare Bluc S.p.a., che ha investito per una nuova era dell’ex Iper Sidis, si muove su cinque regioni con oltre 150 punti vendita. L’Ipersidis aveva chiuso baracca e burattini a giugno del 2009, a causa della crisi economica che ha travolto dal 2008 il gruppo Pozzolini che lo gestiva, col marchio Cpl Imperial 3. Su 26 dipendenti del supermercato ne erano rimasti 14 (in cassa integrazione fino a dicembre 2010), perché 3 erano licenziati e nove erano stati riassunti altrove, fra addetti ai reparti e cassieri. A luglio dello scorso anno cominciò la demolizione e la ricostruzione ex novo della struttura fino all’inaugurazione annunciata con tanto di manifesto per il prossimo 6 agosto. Bloccare l’apertura e farla slittare non è il massimo per chi ha deciso di investire in città in un momento non proprio roseo per l’economia locale. Il nuovo centro commerciale darà lavoro almeno a trenta persone.

Andrea D’Aurelio

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