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SULMONA. La previsione di una proroga dei contratti di solidarietà fino ad agosto 2026, l’aumento degli esuberi e la perdita di un pezzo di Ducato. Saranno questi i temi al centro del vertice istituzionale tra il sindaco, Gianfranco Di Piero, le Rsu dello stabilimento della Marelli di Sulmona e i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali. Il summit, richiesto nei mesi scorsi, è stato fissato per le ore 11 di lunedì 9 dicembre, all’indomani dell’incontro romano nel corso del quale l’azienda ha svelato il piano industriale. E’ il momento più difficile per la fabbrica peligna, per dirla con le parole dei sindacati, che sul tavolo di Palazzo San Francesco sono pronti a sviscerare le varie questioni. Al primo posto si piazzano gli ammortizzatori sociali. L’accordo con la Marelli, siglato la scorsa estate, prevedeva contratti di solidarietà fino al primo agosto 2025 con una riduzione lavorativa del 45 per cento e il mantenimento del bagaglio contributivo. L’azienda ha annunciato una proroga di un anno con tutte le ripercussioni del caso sulla busta paga, tenendo conto con il turno di notte non è stato ancora totalmente ripristinato, a causa dei rallentamenti produttivi dell’ex Sevel di Atessa, a cui la Marelli è collegata per l’80 per cento della produzione. Seconda questione riguarda il possibile aumento degli esuberi: dagli 84 previsti entro fine anno si passerà ai 147 del 2025. Al momento sono 460 i dipendenti della fabbrica peligna, di cui 40 impiegati e il resto operaio. Altro punto riguarda il calo della produzione. Si è passati da 1200 furgoni realizzati a settembre 2023 ad appena 662 a settembre 2024 con la previsione della perdita un altro pezzo del Ducato a fine anno. “Il quadro è addirittura peggiorato. Mi auguro che la politica si muova subito, assieme alla Regione, per attrarre fondi. Questa è l’unica fabbrica rimasta nel circondario”- afferma il sindacalista, Luca Casasanta. “L’automotive scappa via da questo paese e va in altri siti. C’è molta preoccupazione. Registriamo un silenzio assordante della politica tutta a livello territoriale”- aggiunge Andrea Di Meo. “Come amministrazione comunale vogliamo confrontarci con i rappresentanti dei lavoratori per dare degli indirizzi precisi alla Regione. Per farlo è necessario incontrare quanti vivono la fabbrica. Il momento è drammatico ma quello che possiamo fare lo faremo”- conclude il sindaco Di Piero. Nel frattempo è scattato lo stato di agitazione per i trenta dipendenti della Sky Service, la ditta che si occupa del servizio di pulizie alla Marelli di Sulmona. Con lo spettro dei licenziamenti, il Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, ha convocato le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’azienda peligna e il Comune di Sulmona per domani 6 dicembre. Un vertice che servirà ad esaminare nel dettaglio la vertenza sindacale e capire se ci sono i margini per salvare i posti di lavoro, evitando di mandare a casa i trenta dipendenti della ditta a fine anno. L’allarme era stato lanciato nei giorni scorsi dai sindacati e raccolto poi da alcune forze politiche. Il contratto, in scadenza il 31 dicembre prossimo, non è stato ancora rinnovato nonostante le continue sollecitazioni. Da qui lo stato di agitazione e l’intervento della Prefettura.

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