
Manda cuori e poesie alla sua ex che aveva perseguitato e finisce sotto inchiesta per atti persecutori. Protagonista della vicenda è un 45enne di Sulmona che è stato raggiunto dall’ordinanza di applicazione del braccialetto elettronico con divieto di avvicinamento, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi. La storia è quella di un amore finito, che ha generato nell’indagato una sensazione di infatuazione e ossessione verso la donna da tempo tormentata, stando almeno agli atti d’indagine. Il sulmonese era finito nel mirino della giustizia per stalking già qualche anno fa quando la Procura del capoluogo abruzzese, dove vive la persona offesa, gli aveva contestato di aver perseguitato la sua ex a tal punto da costringerla a modificare le abitudini di vita. Un diritto di “proprietà” che l’uomo aveva posto sulla vita della donna con cui si era frequentato per un periodo di tempo. Il processo si era chiuso con l’assoluzione per incapacità di intendere e volere al momento del fatto. Il 45enne, che aveva dato dimostrazione di avere scarsa capacità di autocontrollo, non era in sé. I contatti tuttavia sono ripresi negli ultimi mesi quando da Sulmona l’uomo ha inondato il telefono della sua ex con messaggi che non avevano un tenore aggressivo ma che hanno comunque generato frustrazione nella vittima. Da qui la nuova denuncia che ha portato il giudice ad applicare i divieti allo stalker romantico.









