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SULMONA – Si chiama Dafne, pesa 3510 g ed è nata con il parto in analgesia con epidurale che torna al punto nascita dell’ospedale di Sulmona dopo circa un decennio. Un traguardo degno di nota per il reparto di ostetricia e ginecologia dell’Annunziata che infonde nuova fiducia alle partorienti. Il fiocco rosa ridesta l’attenzione sul trend in crescita del punto nascita. Nel parto in analgesia con epidurale la paziente riceve un’anestesia controllata nello spazio perimidollare a dosaggi limitati per permettere alla donna di percepire la spinta. Compartecipa a questo punto l’anestesista che inietta un mix di farmaci a seconda della sintomatologia dolorosa. Il beneficio è che la paziente travaglia senza dolore e con un tempo ridotto, sfruttando l’effetto positivo del rilassamento. Nel corso dell’anno il parto in analgesia era stato inaugurato nel mese di maggio con la tecnica del gas analgesico. Un metodo che ha avuto successo tant’è che non poche donne, per partorire, sono arrivate a Sulmona dalla costa e dall’aquilano. Una chiara inversione di tendenza rispetto al passato. Il parto con epidurale invece è stato eseguito ieri dopo molto tempo, tenendo conto che a Sulmona permane la carenza di anestesisti e tale servizio necessita di personale dedicato h 24. Si torna a sperare e a credere che questa tecnica possa aumentare il numero dei parti per tutelare il reparto di maternità che, sempre nel 2016, ha superato il “check-up” della Asl con il progetto audit, ha abbattuto tutte le liste d’attesa e ha celebrato, la scorsa settimana, il terzo parto gemellare dell’anno.

Andrea D’Aurelio

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