
SULMONA. Inizia con il Miserere Mei e finisce con l’Alleluia di Hendel. È la settimana più sentita dell’anno. Un pezzo d’identità al quale nessuno rinuncia. Tornano i fuorisede, i sulmonesi si aggregano anziché dividersi e chi è troppo lontano segue da remoto per sentirsi a casa. La Settimana Santa, che parte ufficialmente questa sera con l’esibizione del coro trinitario (alle ore 18 nella Chiesa della Santissima Trinità) è innanzitutto un punto fermo sul piano valoriale ma genera anche un indotto economico non indifferente. Almeno 12 milioni di euro, stando alle stime aggiornate del docente universitario, Tommaso Paolini. Paolini, nel 2015, aveva curato alcune tesi di laurea con i suoi studenti, dimostrando che i riti pasquali movimentavano 5 milioni di euro sul circondario peligno. La stima, negli ultimi nove anni, è cresciuta, toccando la soglia dei 12 milioni. «I ritorni economici valutati si basano sugli effetti diretti, ovvero la spesa negli alberghi e nelle agenzie di viaggi, ma anche indiretti, cioè il conto che si paga al ristorante. Se aggiungiamo a tale ragguardevole somma gli effetti indotti, possiamo valutare in oltre dodici milioni di euro il beneficio economico prodotto dalla settimana santa», rileva Paolini, ricordando che «per effetti indotti si intendono i soldi spesi dagli operatori economici per ristrutturare la casa, rinnovare il mobilio, acquistare una nuova vettura». Tutto ciò grazie agli incassi della Pasqua sulmonese. Lo studio del professore universitario in pensione ha evidenziato che, nel periodo pasquale, la città di Sulmona non è frequentata solo da semplici visitatori che prendono il caffè, acquistato i confetti e mangiano al ristorante ma anche da turisti, camperisti ed escursionisti. «Da indagini e analisi scientifiche eseguite con zelo, l’escursionista spende in media circa 20 euro al giorno, mentre il turista italiano ha un paniere di spesa giornaliero medio intorno agli 80 euro. Se poi si tratta di un turista straniero il paniere giornaliero di spesa medio supera i 120 euro», rimarca Paolini, sostenendo che la «Pasqua a Sulmona produce ritorni economici notevoli senza richiedere niente agli enti pubblici territoriali e non». Nel periodo pasquale i riflettori sono puntati sulla processione del Venerdì Santo, organizzata dall’arciconfraternita della Trinità e sulla sacra rappresentazione della Madonna che scappa in piazza, curata dalla confraternita lauretana. Due eventi che, secondo Paolini, devono stare al centro delle politiche turistiche della Regione, soprattutto nell’anno del Giubileo. Un’occasione in parte già sfumata visto il vulnus politico lasciato dalla caduta dell’amministrazione comunale. Ma analisi e speranze, lasciano il passo ora ai riti. Si comincia questa sera con il coro dell’arciconfraternita della Santissima Trinità. Domani alle ore 19 sarà la volta dei sorteggi nei sodalizi. Venerdi Santo, dopo l’adorazione della Croce, la piccola processione Lauretana del pomeriggio alle 17 e in serata, intorno alle 20 (all’imbrunire) la solenne e storica processione del Venerdì Santo organizzata per il 198esimo anno di fila dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità. Sabato santo, alle 22, seguirà la traslazione della Madonna Lauretana dalla Chiesa di Santa Maria della Tomba alla Chiesa di San Filippo Neri. Domenica di Pasqua il culmine con la nota sacra rappresentazione della Madonna che scappa in piazza, organizzata dalla Confraternita di Santa Maria di Loreto. Alle 12 in punto la Vergine si spoglierà dei panni del lutto per andare, di corsa, incontro al Cristo Risorto. Una corsa che chiude il sepolcro e apre uno scenario. Che la Settimana Santa cominci