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L’AQUILA – Per qualche giorno aveva stazionato nell’ex pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona fino a quando aveva trovato un posto nella terapia intensiva dell’Aquila. Nella tarda serata di ieri il suo cuore ha cessato di battere. Un’altra vittima si aggiunge all’elenco nero del Centro Abruzzo. Si tratta di un 83 enne di Sulmona, Francesco Schiavo, risultato positivo al tampone nelle scorse settimane, morto nella serata di ieri 20 novembre all’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove era ricoverato in gravi condizioni. Non si sa se l’anziano aveva delle problematiche pregresse. L’83 enne era stato portato all’ospedale dell’Annunziata per accertamenti fino alla presa in carico nell’area triage. Le sue condizioni si sono aggravate tant’è che è stato disposto il ricovero in rianimazione all’Aquila dopo la ricerca di posti letto liberi tra gli ospedali d’Abruzzo. Per due settimane ha lottato tra la vita e la morte fino al decesso che è subentrato nella serata di ieri. Un dramma nel dramma se si considera che la pandemia ha messo in ginocchio un’intera famiglia. Domenica scorsa la moglie, Maria Ranalli, morì nella rianimazione Covid dell’ospedale peligno. Un’altra storia triste che fa il paio con quelle già balzate alle cronache, di utenti cioè transitati per il triage e finiti in terapia intensiva per la saturazione degli ospedali, anche se non si sa se il caso di specie è strettamente legato o meno all’attesa del ricovero. Al netto delle verifiche sono tre i nuovi decessi del Centro Abruzzo. Due sono stati comunicati nella giornata di ieri ma risalirebbero ai giorni scorsi.

Andrea D’Aurelio

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