SULMONA – Passata la Pasqua, la curva epidemiologica comincia a fare i conti con le feste di maggio e con l’allentamento delle misure che è avvenuto nelle scorse settimane. Il referto odierno del Covid rompe la tregua sul territorio peligno-sangrino con il ritorno ai contagi in tripla cifra, come da noi previsto nella giornata di ieri. I nuovi casi messi a referto sono 117, sei in più rispetto alla rilevazione dello scorso martedì, quando si registrarono 111 casi. Le nuove positivitá sono così distribuite: Sulmona 42, Castel di Sangro 15, Pratola Peligna 10, Roccaraso 8, Pettorano sul Gizio 7, Introdacqua 5, Raiano 3, Pescasseroli 3, Molina Aterno 3, Castel di Ieri 3, Campo di Giove 3, Vittorito 2, Scontrone 2, Opi 2, Scanno 1, Roccacasale 1, Rivisondoli 1, Prezza 1, Castelvecchio Subequo 1, Bugnara 1, Barrea 1, Anversa degli Abruzzi 1, Alfedena 1. Sulmona resta il centro del virus per via della densità ma gli altri comuni della vallata non sembrano liberarsi dell’incubo del contagio. L’Alto Sangro riprende quota mentre a Pratola la diffusione del virus appare ancora contenuta. A fare i conti con il Covid sono le strutture sensibili, come nel caso dell’ospedale dell’Annunziata poiché in queste ore è stato definito il contagio di un’infermiera che contrae il virus per la seconda volta, di un’altra operatrice sanitaria e di un autista di cooperativa. Positiva anche un’infermiera del distretto sanitario. Il contagio tra “addetti ai lavori” non sembra quindi arrestarsi, segno che la guardia va tenuta ancora alta. Complessivamente sono 1342 gli attualmente positivi sul territorio, a fronte di ben 164 guarigioni refertate nelle ultime ore. Un dato importante ma non del tutto incoraggiante poiché i guariti non sembrano marciare più forti del virus. Resta relativamente stabile il tasso di ospedalizzazione. Salgono a 17 gli attualmente degenti, tenendo conto del nuovo ricovero eseguito, così ripartiti: 15 in Valle Peligna e 2 in Alto Sangro. Tutti in area medica. Per tirare un respiro di sollievo si dovrà attendere ancora un po’, giusto il tempo di far passare gli effetti delle feste di maggio.
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