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SULMONA – Si torna alla normalità nel reparto di oncologia dell’ospedale di Sulmona. Con deliberazione numero 488 dello scorso 11 marzo, firmata dal Manager Roberto Testa, la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, ha prorogato fino al 31 agosto 2020 il contratto a tempo determinato alla dottoressa Ulissandra Moriconi, dirigente medico nel reparto in questione. Un atto che arriva qualche settimana dopo la protesta dei malati oncologici e del Tribunale per i diritti del Malato che il primo lunedì di marzo, non vedendo il medico arrivare per la somministrazione dei piani terapeutici, allertò i Carabinieri e tutte  le autorità preposte.  Quel giorno, fino alle 12, non si presentò nessuno in reparto proprio per la confusione dell’attribuzione degli incarichi. L’attuale medico prestava  servizio a Sulmona ma era stata assegnata all’ospedale San Salvatore dell’Aquila mentre un’altra dottoressa, anch’ella destinataria di una proroga, era stata assegnata in città ma prestava servizio nel nosocomio aquilano. Alla fine, dopo l’intervento di Tdm e Onda Tg, ci ha pensato la Asl a rimettere ordine e ad incaricare l’attuale medico fino alla fine di agosto, dopo aver tamponato la situazione con un oncologo arrivato dall’Aquila. Nel frattempo tre medici sono stati convocati dall’azienda per l’avviso di mobilità per un post da dirigente. Ne consegue che finalmente oncologia potrà avere un organico più forte, tenendo conto che un’altra dottoressa  ha un contratto a tempo indeterminato e rientrerà a primavera inoltrata dalla maternità. Morale della favola? Non tutte le proteste sono inutili e soprattutto volontariato e informazione, operando insieme, possono anche risolvere i problemi. Le lacrime dei malati oncologici difficilmente cadranno nel dimenticatoio e devono far riflettere su quanto sia importante risolvere i problemi della sanità non solo dietro  le quinte. Sarebbe troppo facile. La speranza che ad oncologia si torni a respirare.

Andrea D’Aurelio

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