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SULMONA – Quattro mesi di reclusione e duemila euro di multa. E’ questa la pena (sospesa) patteggiata da un operatore turistico dell’Alto Sangro che era finito sotto processo per soli quattro grammi di marijuana. Una quantità pressocché nulla che aveva comunque attirato l’attenzione della pattuglia della compagnia di Carabinieri di Castel Di Sangro che, nel corso del normale servizio di controllo del territorio, aveva fermato l’uomo e lo aveva sottoposto a perquisizione personale. Dagli accertamenti svolti, secondo i militari, quei quattro grammi di erba erano destinati al mercato locale. Non una detenzione per uso personale. Essendo incensurato l’imputato, per evitare la trafila del processo, ha patteggiato la pena di quattro mesi di reclusione e della multa di duemila euro. Pena che, ovviamente, resterà sospesa. Colpisce la particolarità della vicenda, ovvero che sono bastati appena quattro grammi di cannabis per mandare l’uomo davanti al giudice. Uso personale secondo il diretto interessato. Spaccio, viste le modalità, per l’accusa. Non un colpo per debellare il fenomeno.

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