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SULMONA – Il Consiglio Comunale di Sulmona tornerà a parlare dell’istituto sulmonese De Nino-Morandi. A spingere il piede sull’acceleratore in queste ore è il capigruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi che ha presentato un’interpellanza sull’argomento. La sede storica dei ragionieri e geometri è chiusa dal 17 ottobre 2014 con la popolazione scolastica che è stata trasferita all’Iti di Pratola Peligna. Il plesso scolastico è finito, contestualmente, nel vortice di un’inchiesta giudiziaria per presunti lavori sbagliati post sisma. “Ho presentato un’interpellanza al sindaco per verificare quali iniziative intende intraprendere per il De Nino-Morandi, considerando che il mandato amministrativo del Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis sta per scadere”- spiega il consigliere di Forza Italia che riprende: “abbiamo bisogno di un cronoprogramma certo per riportare la scuola a Sulmona”. Sul futuro dell’edificio di via D’Andrea era in programma un vertice fra Comune, Provincia e comitato degli ex docenti lo scorso 23 gennaio, rinviato a data da destinarsi in zona cesarini. L’assise civica sulmonese già lo scorso 18 ottobre aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegnava il sindaco Annamaria Casini ad attivarsi presso il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis per ottenere copia della documentazione tecnica emersa dallo studio congiunto Provincia/Ufficio di Fossa; ad ottenere dalla Provincia dell’Aquila le linee programmatiche che la stessa intende seguire per l’intervento di miglioramento/adeguamento sismico del fabbricato; a valutare, in accordo con la Provincia, la possibilità che il Comune di Sulmona possa essere individuato come soggetto attuatore, analogamente a quanto già fatto con il Liceo Classico Ovidio, anche in virtù delle riforme che ridimensionano l’ambito di competenza delle Province. La Bianchi vuole andare fino in fondo sulla vicenda e ha presentato un’interpellanza al primo cittadino che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio Comunale.

Andrea D’Aurelio

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