SULMONA – Non sarà breve il rientro dei ragionieri e geometri nella sede storica sulmonese del De Nino-Morandi. E’ quanto è venuto fuori ieri in Prefettura in un vertice con il Prefetto dell’Aquila Francesco Alecci, il Presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, il Commissario Prefettizio del Comune di Sulmona Giuseppe Guetta e il Dirigente Scolastico del Polo Scientifico-Tecnologico Massimo Di Paolo. “ Subito dopo l’incontro di novembre con la Procura abbiamo provveduto a nominare un nuovo Rup per ripartire da zero e arrivare all’obiettivo finale che è quello di restituire la scuola agli studentiâ€, riferisce il Presidente De Crescentiis. “Abbiamo ereditato una grandissima confusione e non vogliamo che l’iter si intoppi di nuovo. Per questo è stato fondamentale ricominciare da capoâ€, rimarca De Crescentiis. La Provincia dell’Aquila ha individuato ora il progettista. Le prossime tappe saranno quello di elaborare un progetto per procedere con la gara d’appalto e i lavori. La strada non sarà breve ma secondo il Presidente della Provincia è il percorso migliore per consegnare alla comunità una scuola sicura. Garanzie in tal senso sono state chieste espressamente dal Dirigente Scolastico Massimo Di Paolo. “La Dirigenza della Scuola e il Consiglio d’Istituto esigono le massime garanzie per rientrare nell’edificio. Un edificio che dovrà essere sicuro anche in caso di scosse di terremotoâ€, specifica il preside. Di Paolo è cosciente che i tempi saranno lunghi ma- sottolinea- “ è un iter procedurale molto complessoâ€. “ Credo che questa situazione porterà a progettare una scuola futuristicaâ€- aggiunge il preside- sempre più fiero di aver fatto la scelta giusta. “ Abbiamo scelto come sede provvisoria l’Iti di Pratola Peligna che è un campus scolastico eccellente. Le scuole non sono in una condizione di promiscuità â€, conclude Di Paolo che ringrazia il Prefetto Alecci per l’attenzione riservata alla vicenda De Nino-Morandi. L’incognita sui tempi della riapertura della scuola permane. L’unica certezza è che i fondi ( 5 milioni di euro) per eseguire i lavori ci sono e non sono stati stornati.
Andrea D’Aurelio
