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SULMONA – Ha deciso di chiedere il parere dell’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) sul progetto di adeguamento sismico dell’edificio De Nino-Morandi di Sulmona. Non si arrende l’imprenditore sulmonese Nicola Di Simone della ditta Afi che nel luglio del 2013 aveva ottenuto l’incarico provvisorio dalla Provincia dell’Aquila per eseguire i lavori sul plesso scolastico di via D’Andrea. La ditta era risultata seconda in graduatoria e dopo il fallimento della prima è subentrata nello scorrimento. L’incarico non si è mai trasformato da provvisorio a definitivo dal momento che a ottobre 2014 una parte dell’edificio è stata sequestrata. A febbraio 2015 la Provincia revoca l’incarico e del progetto non se ne parla più. “Ho chiesto l’accesso agli atti e con il legale abbiamo convenuto di chiedere il parere dell’Anac per verificare se quel progetto può essere ripreso”- spiega Di Simone nella rubrica sociale di onda tv “Un Occhio per Tutti”. Secondo l’imprenditore la convenzione con il Provveditorato alle Opere Pubbliche porta a un drastico allungamento dei tempi per la riapertura della scuola. “Se ci venisse affidato l’incarico domattina in tre mesi siamo in grado di eseguire i lavori sulla parte dell’edificio non sequestrato, ricorrendo alle torre speditive”- aggiunge Di Simone che non percepisce l’interesse delle istituzioni rispetto questa soluzione. “Non chiedo tanto ma quantomeno di verificare se tutto ciò è fattibile. A noi non ci ha contatto nessuno. Ho visto una classe politica in silenzio”- chiosa l’imprenditore.

Andrea D’Aurelio

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