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SULMONA – Il comitato degli ex docenti del De Nino-Morandi fa sul serio e, tramite uno dei portavoci Franco D’Amico, chiede un incontro al Procuratore della Repubblica dell’Aquila Stefano Gallo in merito alla vicenda dell’omonimo plesso scolastico, chiuso dal 17 ottobre 2014 dopo i sigilli posti dalla Guardia di Finanza dell’Aquila su una parte dell’edificio per presunti lavori sbagliati post sisma. “Dall’anno 2014, gli immobili che ospitavano il De Nino-Morandi sono chiusi a seguito di un parziale sequestro cagionato da presunte irregolarità nella gestione dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento sismico”- scrive D’Amico nella lettera spedita alla Procura della Repubblica- “ne consegue che l’intera popolazione scolastica e l’intero corpo docente sono stati allocati provvisoriamente presso l’Iti di Pratola Peligna”. “Il perdurare di questa situazione”- osserva il professore- “oltre agli intuibili disagi per la popolazione studentesca ed il corpo docente, sta determinando ulteriori danni agli immobili in conseguenza dello stato di abbandono nel quale essi versano”. Da qui il comitato ha chiesto un incontro alla Procura unitamente con l’assessore comunale ai lavori pubblici Mario Sinibaldi. Si punta dunque ad accelerare i tempi per la riapertura a stretto giro della sede storica dei ragionieri e geometri.

Andrea D’Aurelio

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