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SULMONA – “Pensare a una struttura pubblica che rispetti le norme, che non sono banali e superficiali ma complesse e molto articolate”. Così il Dirigente Scolastico del Polo Scientifico-Tecnologico “E. Fermi” Massimo Di Paolo all’indomani della riunione operativa di Palazzo Mazzara sul futuro del plesso scolastico De Nino-Morandi. Sulla scelta della sede alternativa che dovrà ospitare la popolazione scolastica in un immobile del Comune di Sulmona, il preside ricorda che “gli istituti devono attenersi alle caratterizzazioni degli indirizzi scolastici nel rispetto delle scelte delle famiglie e degli studenti”. “ I requisiti da prendere in considerazione”- incalza- “ sono la sicurezza antisismica e igienico-sanitaria e la possibilità di riportare i ragazzi a Sulmona compattando gli istituti, non smembrando le classi e quant’altro”. “Il nostro sindaco si sta impegnando attraverso le sue maestranze nell’analisi delle strutture che sono presenti a Sulmona. Speriamo che nel breve giro si possa avere già un quadro di riferimento sul quale si prolungherà il confronto”, sottolinea Di Paolo. Il Dirigente Scolastico ha voluto ancora una volta rimarcare che l’incontro dello scorso 12 luglio è stato di “diversa qualità e soprattutto foriero di uno scambio paritetico, ognuno per le proprie caratterizzazioni, per poter aggredire e risolvere un problema che sta al cuore di tutte le persone e i cittadini di Sulmona, a partire da quelli che lavorano nel De Nino-Morandi”. Di Paolo conclude  ricordando che “gli ambienti che furono trovati in una situazione di emergenza, quando la scuola fu posta sotto sequestro, sono di alto profilo”. Riferendosi all’Iti di Pratola Peligna che ospita la popolazione scolastica del De Nino-Morandi dal 29 ottobre 2014, parla di “campus a tutti gli effetti per quanto riguardo le attrezzature, rapporto spazi-alunni e tutti i servizi che fanno parte dell’istituto”.

Andrea D’Aurelio

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