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SULMONA – Un incontro a stretto giro con la Provincia dell’Aquila per definire il percorso di riqualificazione dell’istituto De Nino-Morandi. Parte il pressing del Comune di Sulmona all’amministrazione provinciale guidata dal Presidente Antonio De Crescentiis per sbloccare la situazione dell’edificio di via D’Andrea, chiuso dal 17 ottobre 2014 dopo i sigilli posti dalla Finanza dell’Aquila su un parte del plesso per presunti lavori sbagliati post sisma. Dopo l’ordine del giorno approvato all’unanimità lo scorso 18 ottobre dal Consiglio Comunale di Sulmona e a un ulteriore sollecito del 7 novembre gli amministratori di Palazzo San Francesco, sollecitati dal comitato degli ex docenti ricevuto oggi dagli assessori comunali Mario Sinibaldi e Paolo Santarelli, chiederanno un incontro urgente al Presidente De Crescentiis. “La strada è quella di riconoscere il Comune di Sulmona come soggetto attuatore”- spiega l’assessore Sinibaldi- “non possono passare mesi senza un intervento chiaro”.A spingere il piede sull’acceleratore sono i professori in pensione guidati dal portavoce del comitato Pietro Di Paolo e il consigliere comunale di Forza Italia Elisabetta Bianchi che ha chiesto di verificare quali sono gli atti emanati dalla Provincia dell’Aquila dal 9 novembre ad oggi, dalla data dell’annuncio di un incontro con Comune e Dirigenza del Polo “Fermi” da parte del Presidente della Provincia De Crescentiis. Come seconda strada la Bianchi chiede al Comune di Sulmona di porsi come soggetto interlucutore nei confronti della Procura della Repubblica. Per il De Nino-Morandi genitori ed ex docenti chiedono a gran voce l’avvio dei lavori sulla parte dell’edificio non sequestrata.

Andrea D’Aurelio

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