
SULMONA. La gara per dare avvio agli interventi di ristrutturazione del De Nino-Morandi di Sulmona arriverà sotto l’albero. Ad annunciarlo, ad undici anni esatti dalla chiusura dei due istituti scolastici, è Angelo Caruso, presidente della provincia. “Dopo aver ottenuto i vari pareri della conferenza dei servizi, ho fatto una ricognizione con gli uffici provinciali. Posso dire che è stato costituito il gruppo di verifica e contestualmente è in corso di stesura il bando di gara che, sicuramente, sarà pubblicato entro la fine dell’anno”- annuncia Caruso che, nel settembre 2022, aveva firmato la convenzione con il Comune di Sulmona per riportare la popolazione scolastica in città, precisamente nell’ex convento di S. Antonio, la cui società aveva risposto ad un avviso pubblico. Convenzione che scadrà il prossimo agosto senza possibilità di proroga. Il progetto per rimettere mano alla sede storica dei ragionieri e geometri era stato redatto dal provveditorato alle opere pubbliche ma, nel corso del passaggio di consegne, erano emerse delle incongruenza in rifermento alla collocazione dell’ascensore e della centrale termina. Per questo è stata necessaria una modifica e il passaggio alla conferenza dei servizi. Si è finalmente arrivati alla fase della pubblicazione del bando mentre, per il De Nino-Morandi, arriva il triste e undicesimo compleanno. Era il 17 ottobre 2014 quando le fiamme gialle dell’Aquila avevano posto i sigilli su un’ala dell’istituto, finita sotto inchiesta per i presunti lavori sbagliati posti sisma. Inchiesta che si è chiusa nel 2023 con la prescrizione per i sette imputati. A distanza di undici anni tutti gli annunci sono caduti nel vuoto e gli studenti restano ancora fuorisede. Ad annunciare battaglia è Franco D’Amico, portavoce del comitato. “Se la scuola è rientrata in città, dopo il trasferimento iniziale all’Iti di Pratola Peligna, è solo grazie al nostro continuo interessamento. La nostra battaglia si chiuderà solo con il rientro della sede storica. Per questo non arretriamo di un centimetro e continuiamo a seguire la situazione, interfacciandosi con gli uffici provinciali e con la Prefettura”- insorge D’Amico. Il comitato, lo scorso anno, aveva portato un centinaio di studenti davanti ai cancelli della scuola.









