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SULMONA – “Chi non rispetta gli impegni dovrebbe lasciare la carica che riveste”. L’affondo arriva dal Pd sulmonese che interviene a proposito della annosa vicenda del De Nino-Morandi, lo storico istituto delocalizzato a Pratola Peligna, dopo l’avvio fuori sede dell’anno scolastico per la sesta volta di fila. Il Pd chiede le dimissioni del consigliere provinciale, Andrea Ramunno, dopo il mea culpa dell’altro giorno. “Noi dal canto nostro e gli studenti e i genitori, dal canto loro, invece, ci saremmo aspettati dal consigliere Ramunno, non l’ennesima promessa, ma le risposte alle domande che tutti si pongono: perchè si è arrivati a questa situazione e come intende lavorare per evitare che tale situazione prosegua e si riproponga nel futuro? Niente di tutto questo”- tuona il Pd “probabilmente anche Ramunno, in cuor suo, sa che per risolvere il problema, è necessaria una discontinuità nella gestione delle scuole della Provincia. Di quell’ente che, per stessa ammissione di Ramunno, non è stato capace di dare seguito alle promesse fatte ai sulmonesi e che, però, evidentemente (sic!) il consigliere proprio non vuole lasciare”. Pronta la risposta del diretto interessato. “Non sono in campagna elettorale ma sto svolgendo il mio lavoro come provo a fare da 4 anni e mezzo e come continuerò a fare fino a quando il problema non sarà risolto. Forse a loro sarà sfuggito perché si sono svegliati da qualche mese”- conclude Ramunno che apre al confronto, invitando i dem a portare sul tavolo le proposte.

Andrea D’Aurelio

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