

SULMONA. La Provincia dell’Aquila ha affidato alla ditta Promedia il servizio tecnico per stilare il documento di fattibilità riguardante i lavori di messa in sicurezza del De Nino-Morandi, gli istituti tecnici di Sulmona, chiusi da dieci anni dopo l’inchiesta aperta dalla guardia di finanza dell’Aquila e archiviata nel 2023 con la sentenza di prescrizione per tutti gli imputati. Si tratta di un passaggio obbligatorio che permette all’ente di giustificare la necessità di adeguare l’edificio anziché demolire e ricostruire o svolgere altre tipologie d’intervento. Sono stati quindi allocati altri 22 mila euro per la redazione del documento che si vanno ad aggiungere ai 5 milioni spesi per il costo complessivo dell’intervento. il progetto per mettere in sicurezza gli istituti deve superare lo scoglio della conferenza dei servizi, prevista per legge al fine di ottenere i necessari pareri prima di aprire il cantiere, atteso da un decennio dalla popolazione scolastica, che fino al 2026 resterà nella sede alternativa di viale Mazzini e dal comitato, presieduto dall’ex docente, Franco D’Amico, pronto a dare battaglia. “Solo grazie al nostro continuo interessamento gli studenti da qualche anno sono rientrati in città e recentemente la procura della repubblica dell’Aquila ha dissequestrato la scuola. Ora ci aspettiamo il massimo impegno per pubblicare la gara e avviare i lavori. Non molleremo di un centimetro”- avverte D’Amico. La Provincia si era ripresa le carte dal Provveditorato lo scorso anno scoprendo, nel corso del passaggio di consegne, alcune anomalie al progetto, riguardanti la collocazione della centrale termica e dell’ascensore nella parte inagibile della scuola e sulla quale non sono previsti interventi che si concentrano solo su un’ala dell’edificio. Lo scorso 17 ottobre, in occasione del decimo anniversario dalla chiusura della scuola, il comitato era sceso in piazza con un centinaio di studenti per una protesta pacifica.