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SULMONA – “Chiederò una convocazione della commissione bilancio che prima di riconoscere il debito fuori bilancio generato, dovrà svolgere un lavoro di approfondimento della vicenda, chiamando in causa chiunque ha avuto un ruolo attivo.
Non è il momento di restare in silenzio. Lo dobbiamo a chi vuole avere speranza nelle istituzioni, a chi in questa vicenda non ha avuto la forza di andare avanti e ora non c’è più, a chi ama la verità“.  Lo afferma il consigliere comunale, Andrea Ramunno, a proposito dell’illegittimità e della tardività del provvedimento disciplinare per l’ex dipendente comunale Pezzella che ieri ha vinto il Tribunale.  “L’etica e la moralità con cui ho sempre svolto il mio ruolo di consigliere comunale mi impongono di non restare in silenzio di fronte alla notizia di ieri relativa alla illegittimità del licenziamento derivante dall’inchiesta del 2016 e conseguente condanna del Comune di Sulmona a risarcire retribuzione, versamento di contributi, interessi e spese legali l’interessato”- scrive Ramunno- “non voglio commentare la sentenza relativa al singolo dipendente, tantomeno parlare dell’indagine. Sono innumerevoli però i buchi neri di questa vicenda, dal momento della “notizia pubblica” fino ad oggi.
Qualcuno non ha agito seguendo il principio dell’Interesse Pubblico ed il ruolo di controllo ed indirizzo che spetta ai consiglieri comunali va esercitato affinché questi episodi non siano motivo di sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
Non è mio interesse sostituirmi agli inquirenti o a un giudice ma se qualcuno ha sbagliato è giusto che venga individuato attraverso una minuziosa ricostruzione degli atti a disposizione del Comune di Sulmona”. (a.d’.a.)

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