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SULMONA – Ratti dappertutto nel centro storico di Sulmona e ieri il degrado ha messo a dura prova gli esercenti. Una decina di topi hanno circolato in continuazione nella zona adiacente il complesso monumentale dell’Annunziata, movimentando lo struscio di corso Ovidio, ma costringendo qualche commerciante anche a chiudere temporaneamente la propria attività. Chi era presente in quei minuti frenetici e concitati, che sembravano interminabili, racconta la “scena apocalittica” con urla e spavento da parte di chi passeggiava in corso Ovidio. Alcuni roditori sono stati allontanati dagli esercenti, altri purtroppo schiacciati. Il clima incandescente ha spinto questa mattina, ben dodici commercianti del centro storico, ad esporre il caso a Comune ed Asl che dovranno intervenire sul posto e porre rimedio alla situazione. “Stiamo predisponendo un esposto dove chiediamo anche all’azienda sanitaria di adottare delle misure per tutelare il cuore della città. Non si tratta di uno o due topi. Ieri sera è scattato il panico tant’è che abbiamo chiuso le attività per alcuni minuti”- intervengono in coro gli esercenti. Nel corso del 2019 sono stati posizionati 200 contenitori con esche antiratto, proporzionalmente suddivisi nel centro storico, nelle zone nord e sud della città e nelle frazioni, facendo riferimento in particolar modo ai luoghi sensibili legati alla vita pubblica e alla frequentazione da parte dei cittadini. Ma lo scorso mese di luglio è stata firmata anche un’ordinanza sindacale che dispone, tra i principali punti, di non abbandonare e non distribuire cibo agli animali su aree pubbliche, di contribuire a mantenere pulite aree esterne alla proprietà privata, non abbandonando rifiuti, soprattutto l’organico, non lasciare i contenitori aperti, provvedendo sia alla chiusura di fori o passaggi eventualmente presenti nelle pareti e soffitti sia alla pulizia dei contenitori della raccolta dei rifiuti organici e delle aree in cui sono conservati, prevenendo la diffusione dei roditori, evitando di accumulare le cantine, magazzini o spazi a cielo aperto di oggetti che possano favorire la nidificazione dei roditori. Il mancato rispetto dell’ordinanza prevede una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. Le multe ai privati potrebbe arrivare ma resta il fatto che quell’esercito di topi che circola liberamente in centro città scalfisce anche l’immagine di Sulmona. Una doverosa constatazione non per odor di polemica ma per amore della verità.

Andrea D’Aurelio

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