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SULMONA – Incivili ancora all’opera sulle sponde del fiume Vella. Non c’è limite al peggio e quell’area della città, già balzata nel passato alle cronache, continua ad essere discarica a cielo aperto e meta di quei pochi che di differenziare i rifiuti non ne vogliono proprio sapere. Ma gesti come questi non possono e non devono passare inosservati. Perché una città che vuole essere civile, puntare sul turismo come veicolo di crescita, non può vessare e danneggiare l’ambiente. Sulle sponde del fiume si trova di tutto e di più. A cominciare dai rifiuti di ogni genere raccolti nelle buste bianche sparse di qua e di là lungo l’area verde per finire con i sacchi neri più grandi che rischiano di piombare dentro il fiume. Una scena che non è piaciuta a qualche passante che ha immortalato il degrado e lo ha segnalato sui social. Gli operatori Cogesa, quando possono e nelle aree di loro competenza, non si tirano indietro e intervengono. Ma è giusto chiamare le cose con il loro nome. Questa non è mancanza di pulizia ma è indifferenza o, peggio ancora, inciviltà. Altre discariche sono state segnalate in diverse zone della città come quella che si sta creando vicino la Chiesetta nei pressi dei Vigili del Fuoco. Nelle ultime settimane è ripartita la lotta all’inciviltà dopo la bonifica di un’altra area che era caduta in degrado, la scarpata di piazza Ruggieri. Sul territorio di Roccacasale il mese scorso sono state comminate due sanzioni da 1200 euro a chi ha lasciato incustoditi i rifiuti. La percentuale di raccolta differenziata, che ha toccato la soglia del 73 per cento, lascia pensare che la città di Sulmona non è incivile. Ma ora bisogna fermare chi continua a sporcare.

Andrea D’Aurelio

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