
SULMONA. Per la seconda volta è stato sorpreso in flagranza di reato, ovvero con un telefono cellulare tra le mani, all’interno della sua cella. Protagonista della vicenda è un detenuto del carcere di massima sicurezza di Sulmona, se così si può definire, dove la polizia penitenziaria ha scoperto un altro device, al termine di una massiccia perquisizione che risale ai giorni scorsi e che viene svolta, negli ultimi tempi, a cadenza quasi mensile per rafforzare i controlli dal momento che il fenomeno risulta molto diffuso nell’ambiente carcerario. La perquisizione è stata effettuata su disposizione del comandante, Miriam Di Desidero. Solo dall’inizio di gennaio ad oggi sono circa 40 i device sequestrati, alcuni dei quali trovato in un sacco assieme a duecento grammi di hashish e all’interno dei cestini della spazzatura. Lo scorso 24 aprile i carabinieri di Sulmona avevano fermato e denunciato due napoletani mentre tentavano di “spacciare” i telefoni in carcere tramite drone