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SULMONA – Assistente capo di polizia penitenziaria aggredito nel carcere sulmonese di via Lamaccio. L’episodio si è verificato questa mattina e l’autore del gesto è un detenuto tunisino che era stato condotto ieri nella Casa di Reclusione dopo essere stato arrestato su un treno dalla Polfer di Pescara, in collaborazione con gli uomini del commissariato di via Sallustio, per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Nemmeno il tempo di entrare in carcere che l’uomo si è reso protagonista della brutale aggressione. Stando alle primissime informazioni sembrerebbe che l’aggressione sia avvenuta mentre si stava notificando un atto. Il tunisino ha sferrato due violenti pugni. Il poliziotto penitenziario, 50 enne, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove è ricoverato. Grazie all’aggressione ad opera dell’immigrato tunisino, presumibilmente senza fissa dimora, avrebbe rimediato una vistosa ferita lacero-contusa oltre a una forte fuoriuscita di sangue. “Si tratta di un collega stimato da tutti per la sua innata umanità e professionalità”- interviene il segretario della Uil Polizia Penitenziaria Mauro Nardella che ha subito denunciato il caso, condannando il grave gesto. “Al collega facciamo pervenire gli auguri di pronta guarigione”- chiosa Nardella. Se il tunisino era entrato in carcere per minacce e resistenza a pubblico ufficiale ora i capi d’imputazione aumentano.

Andrea D’Aurelio

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