SULMONA – Aveva avuto una reazione spropositata verso il medico del carcere sulmonese, tanto da dare in escandescenza e procurargli delle lesioni. Ma il Tribunale di Sulmona nella giornata di ieri ha assolto Luigi Maiorino, ex detenuto del penitenziario peligno, il killer dell’omicidio Orsini a Taranto, perchè il fatto non costituisce reato. L’episodio risale al luglio 2017 quando Maiorino era detenuto nel carcere di piazzale Vittime del dovere. L’uomo era finito sotto processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Stando al quadro accusatorio il detenuto, dopo aver avuto una sorta di crisi e aver perso le staffe, si era scagliato contro un medico del carcere di Sulmona all’interno dell’ambulatorio provocandogli lesioni guaribili in venti giorni, come certificò il referto del locale nosocomio. Nel corso del processo l’avvocato del detenuto, Simona Susi, ha contestato il fatto che la condotta posta in essere integrasse il delitto di resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha quindi accolto la difensiva e di conseguenza è caduto anche il secondo capo di imputazione, in mancanza di una querela di parte. Sostanzialmente secondo la difesa il gesto del detenuto è da ricondurre al particolare stato di agitazione. Non c’era quindi alcuna intenzione di aggredire il medico o sottrarsi all’attività . Da qui la sentenza di assoluzione da parte del Tribunale.
Andrea D’Aurelio