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SULMONA – Annuncia querele per diffamazione nei confronti di chi ha messo in dubbio la sua dignità e credibilità, sta valutando l’esposto in Prefettura per la collocazione dei posti nell’assise comunale, farà pervenire sul tavolo della Direzione nazionale del partito un promemoria con il sunto delle ultime vicende ma, fra lunedì o martedì, formalizzerà le sue dimissioni da capogruppo del Pd in Consiglio. Queste le prossime mosse del consigliere comunale Antonio Di Rienzo che non ha retto alle fibrillazioni in casa Pd e si è sfogato in mattinata con i giornalisti. Non ha peli sulla lingua ma solo un gran voglia di chiarire e delineare i suoi passi e quelli degli altri due consiglieri Bruno Di Masci e Fabio Ranalli che hanno dato l’appoggio alla giunta del sindaco Annamaria Casini, provocando il commissariamento del locale circolo del partito. Di Rienzo non farà più parte del Pd, né dentro e né fuori dal Consiglio Comunale. “Noi possiamo dare o meno l’appoggio e si può anche sbagliare. Ma voglio recuperare la mia credibilità e onorabilità personale perché bugie non ne abbiamo dette. Non farò da sciacquaballe a Piacentre”- tuona Di Rienzo per poi scusarsi per i toni usati. Quanto al progetto amministrativo con la Casini, Di Rienzo annuncia la resa dei conti. Non abbiamo preso incarichi ma lo abbiamo fatto per aggredire quei problemi irrisolti da anni come far partire il cantiere del liceo classico, delle scuole e riorganizzare la macchina comunale. Non so se ci riusciremo, ma almeno per quel che mi riguarda, ci proverò con tutte le forze. Una cosa è certa, ogni scelta dovrà essere condivisa, altrimenti già da lunedì potrei farmi da parte”. Lunedì quindi potrebbe essere il giorno della verità sempre se il vertice di maggioranza non andrà di nuovo deserto.

Andrea D’Aurelio

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