SULMONA – E’ passato per il pre-triage dell’ospedale anche se ha fatto attivare il protocollo al suo medico di base, una volta che ha accusato dei sintomi riconducibili al Covid-19. Il sospetto, per un 56 enne dipendente della Saca, si è rivelato fondato. Si registra così il secondo caso di positività al Coronavirus nella città di Sulmona, dopo la vicenda del 60 enne residente a Roma ( caso non autoctono), ricoverato al Policlinico “Gemelliâ€. La notizia è un fulmine a ciel sereno per la città . Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’uomo per qualche giorno ha accusato febbre e tosse. Si è sottoposto quindi al tampone nella giornata di lunedì ed oggi è arrivato l’inaspettato responso. Sembrerebbe pure che il sulmonese da almeno dodici giorni non si è recato al lavoro per malattia. Un familiare sarebbe rientrato in città da Roma. Negli uffici subito dopo le disposizioni ministeriali sono state adottate tutte le precauzioni possibili, con forme di distanziamento dei dipendenti, Smart warking e sanificazione giornaliera dei locali. Mentre la Asl dovrà ora tracciare e mappare i contatti da mettere in quarantena. Si tratta del primo “vero” caso di Coronavirus a Sulmona che si va a sommare a quello non autoctono del 60 enne residente nella capitale.
Andrea D’Aurelio