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I militari della Stazione Carabinieri Forestali di Secinaro unitamente al personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di L’Aquila, hanno posto sotto sequestro quattro appezzamenti di terreno, utilizzati dall’officina meccanica di un 71 enne, sui quali aveva accumulato, senza autorizzazione, materiale ferroso di vario genere. Su un’area di circa 500 metri quadri, vi erano motori e parti di essi; su un’area di 15 metri quadri, vi erano fusti metallici contenenti materiali ferrosi vari e pneumatici dismessi; su circa 1000 mq c’erano autovetture in disuso e sull’area di circa 1200 mq vi era un grande deposito di parti di automobili come sportelli e paraurti; elettrodomestici, lamiere, infissi, materiale metallico di edilizia. Le ipotesi di reato contestate al responsabile dell’autofficina, comprendono l’attività di raccolta, recupero, smaltimento e commercio di rifiuti, nonché la realizzazione di una discarica non autorizzata, previste agli articoli 192 e 256 comma 1, 2 e 3 del D. Lgs. 152/2006, che prevedono la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da 2600 e 26000 euro. Inoltre, è stata ipotizzata una gestione illecita di veicoli fuori uso e di parti di essi, sanzionata del D. Lgs 209/2003 art 13, che prevede l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da 3000 a 30.000 euro.

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