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Domani alle 10.30 presso il Consiglio della Presidenza sarà discusso il caso ‘vitalizio’ di Ottaviano Del Turco, malato di tumore e di altre gravi patologie. Vive ormai da tempo nella sua casa di Collelongo. In fin di vita e senza pensione.  La decisione di togliere il vitalizio è avvenuta in seguito al presunto reato del quale fu  accusato Del Turco nel 2006. Segregato in casa in stato di incoscienza,  condannato senza prove dopo mesi di carcere preventivo. La Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo aver ricevuto una lettera di rimostranze, ha deciso di convocare nuovamente l’Ufficio di Presidenza per rivalutare il caso di Del Turco e provvedere, eventualmente, a ripristinare il suo vitalizio.

Per Del turco si è molto battuto Claudio Martelli, ex ministro ed ex vicepresidente del consiglio.

“Del Turco è malato di tumore e affetto da Alzheimer e Parkinson da più di un anno”, spiega Martelli, “è segregato in casa in stato di incoscienza.  Essere puniti retroattivamente per reati che non esistevano al momento della presunta commissione dei fatti è già un’oscenità giuridica contro la Costituzione.  Infierire su un uomo già perseguitato da una condanna ingiusta, cui resta solo un fil di vita, è una barbarie immorale, incivile e disumana. Mentre invochiamo un atto di clemenza dal Presidente della Repubblica chiariremo chi, oltre i soliti noti giustizialisti 5 Stelle, leghisti e Coltelli d’Italia, si è reso responsabile di questa infamia”.

La decisione di togliere il vitalizio a un uomo in fin di vita,  al di là dell’opportunità morale ed etica,  secondo Martelli ed altri amici di Del Turco, è anche un atto illegale.

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