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CASTEL DI SANGRO – E’ morta sei mesi dopo il marito, per un improvviso infarto, all’età di 54 anni. La triste notizia arriva da Castel Di Sangro e riguarda una operatrice socio sanitaria del capoluogo sangrino, Loreta Sciulli, che è stata trovata senza vita nella mattinata di ieri all’interno della sua abitazione. Sul posto è intervenuto il 118, allertato da un familiare, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Una morte naturale dovuta appunto a un infarto come riscontrato dai medici. Un vero e proprio dramma per la famiglia e per l’intera comunità che conosceva e apprezzava i due coniugi. Il caso ha voluto che l’operatrice, che prestava servizio in una residenza per anziani, aveva ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid-19 lo scorso 3 aprile nel centro vaccinale di Castel Di Sangro. Dalla Asl verrà quindi inoltrata la segnalazione all’Aifa (Agenzia Italiana Farmaco) come atto dovuto, come avviene per tutti i decessi che si riscontrano nell’arco temporale dei trenta giorni dopo l’inoculazione del vaccino.  Al momento, viste le patologie pregresse della donna, non ci sarebbe alcun elemento che farebbe pensare a una correlazione tra la morte e la vaccinazione tant’è che nessun riscontro diagnostico è stato chiesto. La 54 enne non si era ripresa dalla  morte del marito, Francesco Bellini, infermiere del distretto sanitario, che venne colto da un malore improvviso durante l’orario di lavoro in ufficio. Era il 9 ottobre. Una morte simile e un destino crudele per la famiglia che ha segnato e scosso anche l’intera comunità. Un dramma nel dramma. (a.d’.a.)

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