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SULMONA. Il collegio del Tribunale di Sulmona, presieduto dal giudice, Pierfilippo Mazzagreco, ha disposto una perizia nel processo a carico di M.L.D., 40enne di Sulmona, finito ieri davanti ai giudici per lo spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era finito nel mirino della magistratura per l’inchiesta denominata “droga nel garage”, la più grossa operazione antidroga effettuata negli ultimi tempi sul territorio peligno che aveva la guardia di finanza di Sulmona, nel 2019, ad arrestare complessivamente cinque persone (quattro hanno già patteggiato la pena) e a sequestrare un chilo e mezzo di cocaina e14 kg di hashish. Ieri il collegio ha disposto una perizia per la trascrizione delle intercettazione, in modo tale da sentire i testimoni ed emettere la sentenza il 28 maggio. Il 40enne, secondo gli inquirenti, aveva gestito e architettato l’intera operazione. Per portare avanti l’attività di spaccio aveva ingaggiato di volta in volta giovani “collaboratori” ai quali affidava ingenti quantitativi di sostanza stupefacente da custodire e consegnare quotidianamente ai vari assuntori in città e nel comprensorio. Ma si affidava anche a insospettabili consumatori di stupefacenti, tanto da individuare nel garage del viale della Stazione, il luogo di consegna del quantitativo di droga. Comunicava tramite schede telefoniche che venivano utilizzate una sola volta e poi gettate via. A scoprire l’ingente traffico erano state procura e finanza che avevano smascherato il sodalizio. Dopo l’arresto, il 40enne si era reso latitante dal 2019 al 2022 quando era stato bloccato in Spagna. Al suo avvocato, Naike Cascini, il compito di smontare il castello delle accuse.

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