SULMONA – Scadono i termini della carcerazione preventiva e torna in libertà con obbligo di dimora M.L.D, il 40 enne sulmonese finito sotto la lente della magistratura per la più grossa operazione antidroga svolta negli ultimi tempi sul territorio. Esattamente un anno fa, il 29 settembre 2022, questa testata dava notizia del suo arresto e rintraccio a Marbella di Spagna dopo un periodo di latitanza durato tre anni https://www.ondatv.tv/cronaca/droga-nel-garage-preso-latitante-giovane-sulmonese-arrestato-in-spagna/ Il giovane si era reso irreperibile il 24 ottobre 2019, dopo la custodia cautelare emessa dal Gip per l’inchiesta droga nel garage, che portò l’autorità giudiziaria ad arrestare complessivamente cinque persone e a sequestrare un chilo e mezzo di cocaina, 14 kg di hashish e 13 kg di cannabis. Il prossimo 3 ottobre riprenderà al riguardo l’udienza preliminare. Dopo incessanti indagini gli uomini del Nucleo Mobile delle Fiamme Gialle, erano riusciti a ricostruire la filiera dei movimenti del giovane. Le notizie raccolte dai militari della Compagnia di Sulmona, veicolate al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) per il tramite del II Reparto – Ufficio Cooperazione Internazionale e Rapporti con Enti Collaterali, del Comando Generale della Guardia di Finanza, avevano portato all’attivazione dell’organo collaterale iberico che aveva poi provveduto all’arresto del giovane per il rimpatrio in Italia, avvenuto ad ottobre dello scorso anno. Rinchiuso prima nel carcere di Rieti e poi di Chieti, dove è rimasto fino all’altro giorno e alla scadenza dei termini preventivi, dagli inquirenti veniva considerato “come persona capace di movimentare, gestire e far trasportare anche in relazione allo spaccio al dettaglio, cospicui quantitativi di cocaina e hashish”. Il suo rintraccio, che sempre secondo gli investigatori potrebbe avere a che fare pure con l’operazione di Bussi di giugno 2022, portò la Procura a chiudere le indagini preliminari e a chiedere il rinvio a giudizio per i cinque sotto inchiesta. Ad un anno di distanza dal rintraccio e a quattro anni dall’emissione della custodia cautelare, l’uomo torna in libertà con obbligo di dimora sul territorio comunale di Sulmona.