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VITTORITO – Oltre duemila cinghiali sono stati abbattuti dopo l’elaborazione del piano faunistico della Regione Abruzzo che non veniva aggiornato dal 1992 ma anche dopo la caccia di selezione e il piano di controllo. Il numero, in ogni caso, resta ancora esiguo. Basti pensare che solo in Valle Peligna si sono registrati il 30% di danni alle colture di mais a fronte di 140 ettari prodotti. A scattare l’amara fotografia è stato il sindaco di Vittorito Carmine Presutti nel corso dell’incontro svoltosi ieri sera con l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe, il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, sindaci e rappresentati istituzionali del territorio e le imprese agricole. Sui danni alla fauna selvatica la Regione si è mossa per arginare il triste fenomeno adottando una serie di provvedimenti. L’ultimo in ordine di tempo è il piano di controllo che ha prodotto i duemila abbattimenti degli ungulati, ancora insufficienti per porre fine all’emergenza. “Stiamo chiedendo al Ministro di modificare la legge 157”- interviene l’assessore Pepe. Non si aprono molti spiragli di luce invece sui danni causati dalle gelate del 2016 e del 2017. Obiettivo di Berardinetti e Pepe è quello di assicurare tutte le culture per ottenere in un secondo momento il ristoro. Un processo che non si annuncia breve. “Delle soluzioni bisogna trovarle altrimenti è inutile che siamo qui a discutere”- tuona il primo cittadino di Vittorito. Sulla siccità bisogna attendere settembre quando sarà aperto il tavolo istituzionale per conoscere l’entità dei danni.

Andrea D’Aurelio

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