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SULMONA – “La strage di Pietransieri e’ stata una delle pagine piu’ crudeli della Seconda Guerra Mondiale che ha segnato una intera generazione di nostri concittadini, per questo non posso che apprezzare la sentenza e le motivazioni che hanno condotto il giudice di Sulmona a riconoscere l’eccidio e le sofferenze inferte alla nostra Regione”. E’ quanto afferma il presidente Giuseppe Di Pangrazio a seguito della sentenza storica del Tribunale di Sulmona che ha condannato la Germania ad un maxi risarcimento di 6,6 milioni di euro agli eredi delle vittime ed al Comune di Roccaraso. “E’ davvero una sentenza storica – aggiunge Di Pangrazio – anche a distanza di 74 anni, e’ stato giusto fare chiarezza riconoscendo le colpe dell’esercito tedesco che trucido’ 128 persone inermi, di cui 60 donne, 34 bambini al di sotto dei 10 anni, e molti anziani, senza motivazioni documentate, ma per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. Bene ha fatto il comune e il sindaco Francesco Di Donato a costituirsi parte civile ed a chiedere un risarcimento per una comunita’ cosi’ tragicamente segnata dagli eventi della seconda guerra mondiale. Dal punto di vista personale non posso che esprimere la mia vicinanza e quella dell’intero Consiglio regionale ai familiari delle vittime auspicando che giustizia venga fatta fino in fondo. Cosi’ come ritengo necessario che lo Stato italiano sappia interloquire con il governo tedesco affinche’ le ragioni del comune di Roccaraso e dei familiari delle vittime non restino soltanto un triste capitolo della storia del nostro Paese. Va inoltre ricordato – conclude Di Pangrazio – che l’Abruzzo ha pagato un prezzo carissimo nella seconda guerra mondiale, basti pensare che tra il settembre del 1943 e il maggio del 1945, nella nostra regione sono stati registrati ben 359 casi di eccidi, per un totale di 903 morti. L’Abruzzo e’ una delle regioni piu’ colpite con Toscana ed Emilia Romagna e la seconda del Sud Italia, per numero di episodi e vittime, dopo la Campania. Il Paese ha il dovere di ricordare e sostenere adeguatamente i territori e le comunita’ che hanno pagato un prezzo carissimo per ottenere la liberta’ di tutti gli italiani”.

a.d’.a.

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