
ROCCARASO. “Vogliamo sapere se la sentenza della Corte d’Appello de L’Aquila oggi passata in giudicato, trasmessa all’Ambasciata, sia stata o meno oggetto di una presa d’atto formale e sostanziale, non comunicata eventualmente ai legali delle famiglie per una veniale distrazione burocratica, e soprattutto quando la Germania provvederà a rimborsare lo Stato italiano di quei 60 milioni di euro complessivi generosamente anticipati nel Pnrr, ma che oggi devono trovare una compensazione, per far sì che non siano gli italiani incolpevoli a risarcire vittime italiane”. Con queste parole il senatore del Pd, Luciano D’Alfonso, annuncia un’interrogazione risarcimento del danno agli eredi delle 128 vittime della strage nazista di Pietransieri da parte della Germania. “Lo Stato Italiano sembra si prepari ad anticipare l’esborso attraverso l’apposito fondo previsto nel PNRR, 60 milioni per tutti gli eccidi di guerra avvenuti nel paese. Ma ancora non sappiamo quando o come la Germania provvederà a coprire la spesa. Presenterò un’interrogazione parlamentare sul punto per dare formale compiutezza al riconoscimento di un diritto che deve trovare nel Governo italiano la forza di rivendicazione e di pretesa”- rincara D’Alfonso. Sul punto l’avvocato Livio Olivieri, che ha seguito la trafila giudiziaria per conto dei parenti delle vittime, chiarisce che la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila, emessa a dicembre, è passata in giudicato il 9 giugno. “Stiano tranquilli i cittadini di Roccaraso che avranno quanto dovuto. Il termine dei 180 giorni dalla pubblicazione della sentenza è indicativo ma non perentorio”- sottolinea Olivieri. Sono 500 le richieste di risarcimento arrivate al Ministero della Giustizia per i crimini nazisti o legati alle guerre. Il primo risarcimento ammonterà a 15 milioni di euro e sarà destinato agli eredi delle vittime riconosciute finora, in particolare del Comune di Roccaraso e di una parte delle famiglie colpite. Il via libera è arrivato dopo la pronuncia della Corte di Cassazione che, a fine novembre scorso, ha stabilito che le richieste di risarcimento possono essere gestite anche in maniera individuale, non necessariamente collegiale, aprendo così la strada a procedimenti più snelli e personalizzati. Tuttavia, la battaglia legale non è finita. Un nuovo fronte giudiziario si è aperto con l’adesione di 91 cittadini che, sostenuti dagli avvocati Aldo Di Ianni e Cristian Rucci, contestano l’esclusione dai risarcimenti. Denunciano l’esistenza di “morti di serie B”, ossia nomi non inseriti negli elenchi ufficiali nonostante i legami evidenti con le vittime della strage. L’eccidio di Pietransieri è uno dei più atroci commessi dai nazisti in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra le 128 vittime, 60 erano donne e 34 bambini con meno di dieci anni. Nel 2017 il Tribunale di Sulmona aveva già condannato la Germania a versare 1,6 milioni di euro al Comune di Roccaraso e circa 5 milioni agli eredi delle vittime. A Pietransieri vivono ancora due superstiti della tragedia, Virginia Macerelli e Pia Cocco.