SULMONA – Un incarico per tre medici specializzandi e due specialisti per dare manforte alle unità in servizio presso i presidi ospedalieri dell’azienda. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila potenzia l’organico per gestire la fase due dell’emergenza Coronavirus. Con deliberazione del Direttore Generale, Roberto Testa, numero 719 dello scorso 21 aprile ma pubblicata solo ieri sull’albo pretorio del sito istituzionale, l’azienda ha inteso affidare incarichi di collaborazione coordinata e continuativa a medici specializzandi e medici specialisti, per far fronte alla richiesta pervenuta dai vari presidi ospedalieri dove, soprattutto nell’area peligno-sangrina, la carenza di personale raggiunge i massimi storici. E’ proprio di ieri la notizia battuta da Onda Tg sul rischio paralisi delle attività al pre-triage del nosocomio di Sulmona dove si effettuano i tamponi per accertare i casi Covid, proprio per carenza di personale in servizio. A chiedere all’azienda di ricorrere ai medici specializzandi o a quelli in pensione è stata Catia Puglielli, referente area comunicazione del Tribunale della sanità , che ancora una volta si è adoperata per risolvere un problema legato alla gestione dell’emergenza, formulando proposte che la stessa Asl ha ritenuto fondate. Nei prossimi giorni quindi bisognerà capire come e dove l’azienda collocherà le figure professionali appena reclutate, tenendo conto anche dell’attività che si sta svolgendo sul territorio, fermo restando la ripresa della medicina ambulatoriale che comporterà , a partire dal prossimo 27 aprile, il ripristino di tutte le piante organiche.
Andrea D’Aurelio
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