
SULMONA. La fumata bianca probabilmente non arriverà nemmeno domani, nella coalizione del centrosinistra, quando è in programma un nuovo vertice per le elezioni di primavera. L’intesa non arriva e il rischio di disperdere le forze rimane alto. Tre restano i nomi sul tavolo ma su due in particolare, ormai da settimane, si stanno concentrando le attenzioni di partiti e movimenti: Carlo Alicandri Ciufelli, il 74enne ex assessore comunale alla cultura della giunta Di Piero e Riccardo Verrocchi, attivista ambientale di 40 anni. Da un lato l’esperienza al servizio della città e dall’altro l’innovazione e la rottura degli schemi. Una scelta difficile per il centrosinistra che non riesce a sbrogliare la matassa e a trovare una sintesi. La spinta per Ciufelli era arrivata dal partito democratico, convinto che in questo momento la città abbia bisogno di una figura autorevole, capace sin da subito di aggredire tutte le problematiche che affliggono il territorio. Sul punto sono arrivate le prime rimostranze poiché Ciufelli non è tesserato con i dem. C’è chi lo vorrebbe come espressione non del Pd ma dell’intera coalizione. Resta il fatto che parte di Sbic, Movimento Cinque Stelle e Italia Viva insiste su Verrocchi, volto nuovo e persona in grado, secondo alcune forze politiche, di rompere con il passato e ricostruire una coalizione non solo per le elezioni di primavera ma anche per il 2030. Su questa lotta interna si gioca il futuro del centrosinistra e il rischio che le singole forze si dividano non è così remoto se si pensa che parte dei pentastellati, in caso di mancato accordo, potrebbe virare verso il terzo polo, il gruppo di professionisti guidato da Nicola Di Ianni. Terza indicazione è quella dell’ex assessore comunale, Katia Di Marzio. A rassicurare tutti ci pensa Attilio D’Andrea, ex assessore comunale della giunta Di Piero e coordinatore della coalizione. “Se stiamo lavorando con questo metodo di confronto tra le varie parti, vorrà dire che alla fine si arriverà ad una sintesi e all’unità. Altrimenti, come avvenuto per i nostri avversari politici, avremmo imposto un nome sul tavolo. Così non è avvenuto”- rimarca D’Andrea, il quale ribadisce che, nell’ultimo vertice, si sono affrontati soprattutto i temi da inserire nel programma elettorale, facendo anche una verifica sul programma di mandato dell’amministrazione guidata da Gianfranco Di Piero, caduta lo scorso 30 dicembre con le dimissioni in blocco di nove consiglieri comunali. “Al di là di un naturale e legittimo confronto sul candidato sindaco, al centrosinistra preme la preparazione di un progetto che rispecchi le reali necessità della città e i bisogni dei cittadini”- ha preciso il segretario del circolo Pd, Diego Bucci, convinto che è necessario portare a termine ciò che era stato avviato dalla giunta Di Piero: realizzazione della caserma dei vigili del fuoco, riqualificazione dell’ex caserma Cesare Battisti e valorizzazione dell’area celestiniana. Tra le priorità più urgenti spiccano la gestione del Cogesa e il funzionamento della macchina amministrativa di Palazzo San Francesco. Domani intanto sarà presentata la coalizione di centrodestra che punta sul candidato sindaco, Luca Tirabassi. Sei le liste in corsa: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e Sulmona al Centro. Anche se, dice la responsabile dell’Udc, di non essere stata informata e di non aver ricevuto, dopo l’annunciata pausa di riflessione, nessuna chiamata dagli alleati.