
Si è chiusa ieri sera alle 23 la prima giornata della tornata elettorale per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale. La percentuale di affluenza si è fermata al 45, 59 per cento, ovvero 9823 elettori. Tre anni fa, nelle ultime consultazioni comunali del 2021, avevano votato il 48,37 per cento degli aventi diritto alle ore 23. Se il distacco percentuale di poco più di due punti, il valore percentuale è di -5,79 per cento. Ciò vuol dire che l’astensionismo resta ancora l’avversario da battere I seggi riapriranno oggi alle 7 e saranno operativi fino alle 15 quando partiranno le operazioni di scrutinio. Il proprio destino, o almeno quello del prossimo quinquennio amministrativo, i 21.349 votanti sulmonesi lo avranno tra le mani anche oggi: 10.177 uomini e 11.172 donne) Quattrocento elettori aventi diritto al voto in meno rispetto al 2021, quando alle urne erano stati chiamati in 21.789. Tra questi, solo in 13.803 si erano presentati ai seggi durante il primo turno: il 65,35%. Tre dei quattro candidati in corsa per la fascia tricolore si sono recati alle urne. Ad aprire le “danze” è stata la candidata del polo civico riformista che, alle 10 di ieri mattina, ha votato al seggio numero 14 che si trova nella frazione Badia. Tre minuti per consegnare la tessera elettorale, ricevere la scheda, imbucare e posare per la foto di rito. E poi il saluto a presidente di seggio e scrutatori. Alle 11.30 si è presentato al seggio numero 19, collocato nella scuola media Capograssi, il candidato sindaco del centrodestra, Luca Tirabassi. Anche qui la stretta di mano con gli addetti ai lavori prima di recarsi nella cabina numero uno e attendere il timbro sulla scheda. Il tempo di una foto e dell’arrivederci. Ha scelto la fascia serale il candidato sindaco di Metamorfosi, Nicola Di Ianni, che con i propri familiari ha raggiunto il seggio numero 22 nella scuola media di via Dalmazia. “Siete stanchi eh” ha esordito il candidato sindaco, scambiando qualche battura con il presidente di seggio e gli scrutatori per allentare la tensione elettorale. Poi il voto e la foto di rito. Non ha votato, perché residente fuori città, il candidato sindaco del centrosinistra, Angelo Figorilli. Nei 25 seggi elettorali tutto è filato liscio a parte un paio di episodi di “colore”. Un elettore, dopo essere entrato in cabina, si è accorto di aver sbagliato ad assegnare la propria preferenza. Prima di imbucare nell’urna, ha chiesto quindi la sostituzione della scheda elettorale che è stata classificata tra quelle “deteriorate” e ha avuto in consegna un’altra scheda. In un altro seggio un’elettrice si era inizialmente rifiutata di consegnare il proprio telefono cellulare prima di entrare in cabina. Dopo un battibecco con gli scrutatori, la donna si è convinta. Per il resto non si sono registrate irregolarità. Una domenica comunque impegnativa per i 154 della macchina elettorale tra presidenti di seggio, scrutatori e segretari. Rispetto alle ultime consultazioni, è cambiata la collocazione dei seggi sul territorio comunale. Le 25 sezioni elettorali sono così distribuite: la numero 1 a Palazzo San Francesco, la 2 e la 3 nel Liceo Classico Ovidio che torna ad essere sede elettorale dopo la riapertura, le sezioni 4-12-20 nella scuola media Serafini, 5-6-11-24 nel liceo Vico, 7-10 nella scuola media Ovidio, 8-9-25 nel liceo Scientifico, 21-22 nel Liceo Mazzara e 18-19-23 nella scuola media Capograssi. Il seggio dedicato ai degenti dell’ospedale non è più stabile ma “volante”.