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INTRODACQUA – L’equilibrio di genere diventa uno degli argomenti che fa accendere la fase finale della campagna elettorale a Introdacqua. E’ stata Licia Mampieri, candidato sindaco con “La Torre Introdacqua- Per un futuro migliore” a presentare un esposto alla Prefettura dell’Aquila e al Ministero dell’Interno, contestando la composizione della lista del “Campanile Solidarietà e Progresso” che candida a sindaco Cristian Colasante e che comprende, nella rosa dei candidati al Consiglio Comunale, soltanto una donna. Una particolarità che non ha convinto la Mampieri secondo la quale bisognerebbe inserire in lista almeno un terzo dell’altro sesso, secondo la normativa che disciplina l’equilibrio di genere in campagna elettorale. Non è così per la Prefettura dell’Aquila che ha preso in carico la segnalazione del candidato sindaco ma ha confermato la regolarità delle procedure di presentazione delle liste. “Sono rimasta delusa dopo la risposta della Prefettura in quanto la norma non è precettiva, non prevede cioè una sanzione. Attenderò il responso del Ministero e poi tornerò all’attacco”- annuncia Mampieri nel confronto televisivo andato in onda ieri sera su onda tv. Il candidato Colasante ricorda invece che “si deve garantire l’alternanza di genere e quindi inserire almeno una donna in lista come avvenuto nel 2015”. In effetti, nei comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, l’unica previsione di riequilibrio di genere è contenuta nell’art. 2 comma 1 lettera c oltre al comma 3-bis all’art. 71 dlgs n 267 /2000 secondo il quale “nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi”. La legge, tuttavia, non prevede misure sanzionatorie a carico delle liste che non assicurano la rappresentanza di entrambi i sessi. “La norma consiglia l’equilibrio di genere e noi abbiamo rispettato il consiglio”- conclude il candidato Salvatore Esposito.

Andrea D’Aurelio

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