Sta facendo discutere animatamente la decisione presa quest’oggi in Consiglio Regionale e cioè il contributo di 1milione di euro al ‘Campus di ricerca e alta formazione’ del noto chef Niko Romito, un emendamento inserito a sorpresa all’ultimo pdl sui debiti fuori bilancio. Il tutto in un momento nel quale per lo stop causato dalla pandemia, i ristoratori sono chiusi e in ginocchio. Ovviamente una decisione firmata centrodestra.
Inutile immaginare le polemiche dell’opposizione: centrosinistra e M5S hanno sottolineato che in origine nell’emendamento era previsto il contributo di 2,3 milioni di euro.
“Non contento della figuraccia rimediata ieri sera con l’inchiesta di Report sulla ASL1 e i fallimenti della sanità abruzzese nella lotta al Covid1, il nostro John Marsilio si è voluto avvantaggiare collezionando un’altra perla di vergogna nel suo palmares. Per farla, si è scomodato personalmente esponendosi in maniera diretta, venendo in Consiglio regionale e cercando di convincere i suoi accoliti a sostenere una proposta che fino a quel momento nessuno conosceva” afferma Pietrucci. “Imbarazzante che la maggioranza trascini uno chef stellato nella polemica – afferma il consigliere Pd Paolucci – Romito, la sua scuola e le attività che danno lavoro a tanti giovani talenti abruzzesi e non solo, sono sicuramente un esempio importante per l’economia e l’immagine della nostra regione, per questo non è dignitoso aver inserito di soppiatto e dopo una lunga giornata di discussione, un emendamento in Bilancio per sostenerlo, quasi come fosse una cosa di cui vergognarsi o, peggio, da approvare in fretta per non attirare troppo l’attenzione; tant’è che su questa scelta la Lega, pur firmataria di quell’emendamento, ha fatto mancare il numero legale spaccando la maggioranza, ancora una volta e chiudendo in malo modo i lavori del Consiglio? Non era meglio riconoscere anche altre risorse all’intero comparto, magari a sostegno delle centinaia di ristoratori abruzzesi?”
Ad intervenire anche i consiglieri di minoranza del Comune dell’Aquila, Paolo Romano, Stefano Palumbo, Giustino Masciocco, Elia Serpetti, Carla Cimoroni, Lelio De Santis e Angelo Mancini.
“Nell’anno più disastroso per i ristoratori abruzzesi dal dopoguerra – scrivono – e a due giorni dalla chiusura, sotto le festività, di tutte le attività commerciali, la maggioranza in Regione Abruzzo infila a tarda ora il ‘decreto Romito’. La scuola di alta formazione è ubicata a Castel di Sangro, la stessa cittadina che ha già beneficiato di un milione e duecentomila euro dei cittadini abruzzesi – cifra estendibile fino a dodici milioni – per il ritiro del Napoli calcio. Nulla contro Castel di Sangro, ma mentre i nostri commercianti e i ristoratori portano ancora i segni del sisma 2009 e aspettano i ristori previsti per il Covid nel Cura Abruzzo, due aquilani in Regione Abruzzo propongono un debito fuori bilancio per la scuola di Niko Romito, un guru dell’alta cucina verso il quale – chiariamo – nutriamo il rispetto che si deve a chi porta in auge il nome della nostra regione e che non merita di finire in pasto ai giochi di palazzo”.
“Quando lo scorso febbraio la mia regione ha inteso riconoscermi il titolo di miglior ambasciatore d’Abruzzo per il lavoro ventennale svolto a vantaggio della reputazione nel mondo della nostra terra sono stato davvero orgoglioso. In quella circostanza ho condiviso pubblicamente nel mio intervento di ringraziamento, di fronte alle massime cariche istituzionali, l’ambizione di questo nuovo progetto. Da parte loro ho ricevuto l’interesse di essere partner attivi di questa iniziativa, consentendo all’Abruzzo di divenire la prima regione in Europa modello di ristorazione collettiva che potesse produrre i suoi benefici sulla salute delle persone che mangiano nelle mense (ospedaliere, aziendali, scolastiche), alle filiere agricole, all’economia in generale di un’area interna e svantaggiata come quella dell’Alto Sangro.
Non voglio che l’idea del Campus, al quale desidero dedicare parte considerevole della seconda fase della mia vita di uomo e di imprenditore, venga sporcato al suo nascere da una disputa politica e dalle inevitabili polemiche di parte che già vedo innescate.
Non posso e voglio essere un motivo di divisione, perché mi sento davvero un figlio amato del mio Abruzzo, come in questi giorni tanti pescaresi mi stanno dimostrando con un affetto commovente. Per questo motivo mi auguro che la politica sappia trovare o le ragioni dell’unità comprendendo il valore di questa visione o la responsabilità di evitare sul mio nome, nome che rappresenta tutto l’Abruzzo nel mondo, una inutile battaglia di parte”.
Marsilio risponde alle polemiche e a Romito, parla di una polemica politica spiacevole che rischia di far perdere un’occasione importante.
L’Alto Sangro ha estrema necessità di imprenditori disposti a credere nelle potenzialità di un territorio a lungo trascurato”.
Marsilio quindi auspica che l’intero consiglio, unito, possa comprendere l’importanza di questo progetto, essendo la prima regione l’Abruzzo in Europa a partecipare alla definizione di un sistema che fonda la sua visione sui valori come sostenibilità ambientale, l’economia circolare, la salubrità del cibo e l’accesso democratico delle risorse alimentari
Il presidente, poi, specifica che la giunta non farà mancare il proprio sostegno a tutto il mondo della piccola e media ristorazione al quale la Regione è stata sempre vicina.
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