
L’estate non perdona chi lavora sotto il sole. E chi lavora nei cantieri lo sa bene: temperature record, ondate di calore sempre più lunghe, esposizione diretta senza ripari. Per questo, quest’anno in Abruzzo si corre ai ripari con un doppio scudo: da un lato la nuova “Ordinanza Caldo” della Regione, dall’altro l’accordo firmato da ANCE L’Aquila con i sindacati di categoria. Il messaggio è chiaro: la salute degli operai viene prima di tutto. Dal 1° luglio fino al 31 agosto, nei cantieri edili della provincia dell’Aquila, gli orari saranno flessibili per adattarsi al caldo estremo. Non solo nei giorni di allerta “bollino rosso”, ma per l’intera stagione estiva: «Abbiamo formalizzato una pratica già attiva da anni — spiega Gianni Frattale, presidente di ANCE L’Aquila — La sicurezza non è un obbligo formale, ma una responsabilità vera condivisa tra imprese e lavoratori». L’accordo sottoscritto con FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL si integra perfettamente con l’Ordinanza Caldo emanata dalla Regione Abruzzo, che vieta le lavorazioni più rischiose nelle ore centrali della giornata — dalle 12:30 alle 16 — nei cantieri e nelle cave, quando il rischio di colpi di calore è massimo. Chi non rispetta le regole rischia sanzioni penali, ma la vera forza di questo doppio intervento è la prevenzione: nei cantieri abruzzesi si organizzano assemblee, rotazioni del personale, pause aggiuntive. E le ore non lavorate per l’interruzione forzata sono coperte dalla Cassa Integrazione Guadagni, così nessuno rimane senza tutele. «Non possiamo più affidarci solo alle buone prassi — commenta Giancarlo De Sanctis, Segretario Generale di Filca Cisl Abruzzo Molise — ora la tutela della salute nei cantieri è una regola, scritta nero su bianco». In un’estate sempre più lunga e incerta, la sicurezza non è più un optional: è l’unico modo per lavorare bene, senza rischiare la vita.