SULMONA – Sul trasferimento del servizio di endoscopia digestiva nel blocco parto dell’ospedale di Sulmona, il sindacato Nursind è pronto a rivolgersi direttamente all’autorità giudiziaria, per la verifica delle condizioni di sicurezza. Ad annunciarlo in una nota è il Segretario generale del sindacato, Antonio Santilli. “Nella stessa area attualmente destinata alla gestazione ed al parto, attualmente interconnessa logisticamente al reparto di Ostetricia ed al reparto di Pediatria, sarebbe in via di trasferimento il Servizio di Endoscopia digestiva: possiamo immaginare quanta sicurezza, sotto il profilo igienico sanitario, sarà garantita – ancor più in questa fase di pandemia – alle mamme, ai neonati, alle donne ed ai bambini ricoverati nei due reparti. Per cui fin da ora questa Segreteria si farà portavoce presso l’autorità giudiziaria di tale incomprensibile ed inaccettabile determinazione, le cui conseguenze dannose saranno tempestivamente segnalate al loro verificarsi”- scrive Nursind che lancia un nuovo allarme sulla carenza di personale del punto nascita. Il sindacato fa notare che la dotazione di personale medico subisce ormai da tempo continua destabilizzazione in favore di altri presidi della Asl, il personale infermieristico è ridotto al lumicino “per effetto di situazioni personali di numerosi operatori che determinano una permanente destabilizzazione nella organicità, completezza e continuità di gestione dei turni di servizio”. Stessa situazione per quanto riguarda gli operatori socio sanitari. Inoltre la dotazione delle ostetriche è stata “depauperata per effetto di ingiustificato trasferimento di unità operative presso il consultorio, già abbondantemente provvisto di tale personale, ovvero presso un centro riabilitativo, che non risulta nemmeno previsto dall’atto aziendale”. Da qui la richiesta al sindaco e alla Direzione Generale Asl di una convocazione in tempi brevi per fornire tutte le ipotesi di soluzione al riguardo. (a.d’.a.)
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