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SULMONA – Si sono fatti consegnare circa 650 euro in contatti e monili d’oro di valore per un bottino complessivo di 2600 euro. La banda del pacco continua a mietere vittime sul territorio. L’ennesimo colpo è stato messo a segno nella giornata di ieri a Sulmona quando il finto corriere si è presentato a casa di una coppia di anziani residenti in centro storico con la solita scusa del pacco da consegnare al nipote che peraltro, proprio ieri, compiva gli anni. Che coincidenza verrebbe da dire. In realtà la truffa è stata architettata nei minimi particolari a tal punto da rendere credibile tutta la storia del pacco e dei soldi. La banda si è “accomodata” sul salotto dell’abitazione degli ignari anziani fino a consumare l’ennesima truffa. Sul caso stanno svolgendo gli accertamenti investigativi i Carabinieri della stazione di Sulmona che hanno attivato un protocollo specifico contro i furti nelle abitazioni vista la tendenza a crescere nel periodo natalizio. La speranza è che il finto corriere con il suo complice possano essere incastrati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in strada. Un altro furto è stato tentato l’altro giorno a Cocullo, fortunatamente senza alcun esito. Il trucco è sempre lo stesso: il finto nipote che, al telefono, simula di avere bisogno di un prestito. Tono di voce suadente, tra il supplichevole e il preoccupato, ed ecco che l’impostore inizia a fare presa sulla vittima. «Ciao, nonna. Stanno venendo a casa tua per consegnarmi un pacco molto importante. Paga tu, poi ti ridò i soldi: servono mille euro». La raccomandazione è quella di diffidare delle telefonate di chi non si conosce e chiede soldi per telefono.  L’utenza telefonica fissa va riagganciata immediatamente per contattare il numero di emergenza 112 dal telefono cellulare.  E’ inoltre importanza non far entrare nessuno in caso. L’opera di sensibilizzazione portata avanti dai militari ha alzato il livello di consapevolezza ma l’inganno passa sul filo del telefono o, peggio ancora, tocca le corde del cuore. Come nel caso degli anziani truffati il giorno del compleanno del vero nipote. (a.d’.a.)

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