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SULMONA – La decisione della Regione attesa per oggi sulla designazione del Presidente Asp non è arrivata e l’ex Casa Santa dell’Annunziata resta in stand by con due consiglieri, Marcello Soccorsi e Gianni D’Amario, indicati dal consiglio d’amministrazione che devono essere ratificati dalla Regione e con il nodo della presidenza ancora da sciogliere. L’esecutivo regionale in effetti non si è più riunito e la Presidente Catia Puglielli continua a sollecitare la Regione a porre fine alla situazione di stallo. Ma l’avvocato è intenzionato a interpellare gli Affari Sociali del governo qualora la ricostituzione del Cda non avverrà a breve. “E’ assurdo che due enti non comunichino tra di loro. Ho suggerito la nomina di commissario se la ricostituzione del Cda comporta più tempo”- interviene Catia Puglielli. Sulla vicenda Asp nel frattempo si fa sentire il Presidente della commissione comunale affari sociali Franco Di Rocco, chiamato in causa oggi dalla consigliera di Forza Italia Elisabetta Bianchi. “Entrando nel merito della “mancata” convocazione la consigliera Bianchi forse dimentica che l’Asp n.2 costituito con delibera regionale del 7 aprile 2014 è un ente che opera sotto il controllo dell’assessorato sociale regionale”- interviene Di Rocco- “le sfugge inoltre che l’organismo preposto a designare i consiglieri dell’Asp è l’assemblea dei portatori d’interesse, ed è a questo organismo che i consiglieri e il direttore hanno relazionato le ragioni delle loro dimissioni, alla presenza del presidente dell’Asp Catia Puglielli, dei sindaci di Sulmona e di Roccaraso e del componente della minoranza consiliare del comune di Sulmona Di Rienzo. È chiaro che ascoltare e chiarire le “beghe” della Casa Santa dell’Annunziata, come le definisce la capogruppo di FI, non è di diretta competenza della commissione n.2 del comune di Sulmona, per tanto ascoltato il primo firmatario della richiesta di convocazione, ovvero il consigliere Balassone, ho proposto di rimandare tale convocazione a seguito della nomina del nuovo cda in modo da poter prima discutere sulle criticità che hanno portato alle dimissioni e in seguito dar modo al cda entrante di informare la commissione sulle azioni che intenderà intraprendere, sempre ricordando che la presenza dei membri sarebbe un gesto di cortesia istituzionale nei confronti della commissione affari sociali. La mia idea di politica è di dare risposte concrete, e per fare questo è necessario avere il quadro della situazione nella sua interezza, nè io nè il resto dell’amministrazione abbiamo cercato di evitare il dialogo e il confronto”- conclude Di Rocco.

Andrea D’Aurelio

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