
SULMONA. Tirano un respiro di sollievo e scherzano tra loro. Volti rilassati per gli studenti che, ieri mattina, hanno affrontato la prima prova scritta dell’esame di maturità, il cosiddetto tema di italiano, un’incognita per tutti e al centro dei pronostici dell’ultima ora. Qualche sorpresa c’è stata ma nessuno, alla fine, è rimasto spiazzato, come ammettono gli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sulmona . “La spaziatura che ci dà il tema di italiano è abbastanza importante. Non ci aspettavamo proprio queste tracce ma comunque ciò che abbiamo preparato durante l’anno è risultato utile per affrontare questa prova. Ce la siamo cavata”- esordisce Giuseppe Marinucci che ha deciso di fare i “conti” con Luigi Pirandello, uno degli autori scelti dal Ministero. Ha optato per il tema di attualità, Michael Angelini. “Ho deciso di trattare la guerra fredda. Non ho avuto grandi difficoltà. La mente ora va a domani (oggi,ndr) ma intanto anche questa è fatta”- sorride Angelini, bruciando la lunga adrenalina. Simona Stampone sapeva già che avrebbe avuto a che fare con Ungaretti. “Me lo sentivo e sono andata sul sicuro”- incalza subito dopo aver consegnato il tema alla commissione d’esame, rimarcando che “di tutto quello che circolava su internet non c’era nulla”. Clima disteso anche nel Liceo Classico Ovidio dove i maturandi si radunano in gruppo all’esterno della scuola per attendere “quelli dell’ultimo minuto”, che hanno consegnato il tema alle 14.50. Sotto il sole della prima vera giornata d’estate, c’è spazio anche qui per qualche commento. “Temi semplici ma non banali, difficili da strutturare. Il Ministro aveva detto che ci avrebbe sorpresi e così è stato”- sottolinea Matteo Marrese che ha scelto Rita Levi Montalcini, la traccia sulla razionalità. “Soprese ci sono state ma Ungaretti e Pirandello sono autori che abbiamo studiato bene e che abbiamo saputo gestire anche se personalmente ho scelto la traccia storica sulla bomba atomica e sulla guerra fredda, visto che si tratta di un argomento molto attuale”- aggiunge Camilla Ciarfella. Walter Di Pasquale si aspettava una traccia sulla morte di Matteotti ma, alla fine, ammette, “comunque mi è andata bene”.