
Entrerà nel vivo il prossimo 9 febbraio il processo per minaccia aggravata dall’uso dell’arma e vilipendio. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, che ha fissato questa mattina il giudizio. Sul banco degli imputati due coniugi sulmonesi, N.D.R. e E.S. difesi dall’avvocato Giovanni Mastrogiovanni. La vicenda riguarda una faida familiare legata all’eredità. Stando all’imputazione gli imputati avrebbero agito in concorso, sfregiando il loculo di un proprio congiunto, staccando gli ornamenti. Alla richiesta di spiegazioni da parte della figlia dell’estinto, che si era recata a casa della coppia, la donna era stata minacciata con un coltello. “Ci devi ridare la casa”- avrebbero detto gli imputati. Dalla denuncia della vittima, che aveva scoperto il danneggiamento sulla tomba del padre, era scattata l’inchiesta che ha portato i due coniugi a processo. La sentenza è stata fissata per il 16 febbraio. Diversa la versione degli imputati, secondo i quali sarebbero stati a loro volta minacciati tanto che si è definito con risarcimento un processo civile









