

Nell’ambito della ricostruzione post-sisma, quando viene concesso un contributo per sistemare un immobile danneggiato, è possibile ottenere un’anticipazione delle spese, sia per la progettazione sia per l’inizio dei lavori. Questa anticipazione può essere liquidata solo se l’impresa incaricata presenta una polizza fideiussoria come garanzia. Negli ultimi tempi, però, sono emersi numerosi casi di polizze false o contraffatte, che hanno creato problemi e ritardi. Per questo motivo, il commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, è intervenuto con forza sul tema. «L’ANAC ha segnalato più volte il problema delle fideiussioni false. Invito tutte le imprese che lavorano nel cratere sismico a controllare con attenzione la validità delle polizze, anche online se possibile», ha dichiarato Castelli. Il commissario ha spiegato che spesso si tratta di documenti firmati da soggetti non autorizzati, con garanti insolventi che non possono coprire i costi in caso di necessità. «Insieme agli Uffici Speciali per la Ricostruzione e in collaborazione con Ivass, stiamo lavorando ogni giorno per garantire trasparenza e legalità. È fondamentale tutelare i cittadini terremotati che hanno perso la loro casa e ora stanno cercando di ricostruirla». Proprio oggi, Castelli ha avuto un incontro con i vertici di Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) per rafforzare i controlli e prevenire nuove truffe. L’obiettivo è evitare rischi per i cittadini e rendere più sicuro l’intero processo di ricostruzione.