
L’illuminazione dell’Eremo disturba la fauna selvatica ma solo nei feriali e nei fine settimana. Fa discutere la decisione del Parco per i fari accessi sul luogo sacro di Celestino V. L’illuminazione temporanea potrà essere accesa dal tramonto fino alla mezzanotte dello stesso giorno, autorizza l’Ente Parco, e dovrà essere limitata per quanto possibile all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone e al Tempio di Ercole Curino escludendo le pareti circostanti.
Uno strappo al regolamento del Parco per la quiete della fauna, per regalare un colpo d’occhio ad un eremo il cui destino resta poco luminoso. Il problema era già venuto fuori lo scorso anno quando le luci erano state spente. Il Comune aveva concordato con il Parco di trovare una modalità meno ‘invasiva’. Ma le soluzioni, col tempo, non sono arrivate. Istanza “a cui non è seguito alcun riscontro nei tempi e nelle forme contemplate dalla legge – scrive il Parco -, e con la quale si richiedeva di integrare quanto in possesso con idonea documentazione progettuale atta a favorire il rilascio del nulla osta per l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione che limitasse la sua azione alle suddette strutture escludendo le pareti rocciose circostanti al fine proprio di evitare o mitigare la potenziale incidenza sulla componente faunistica”.









