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SULMONA – “Inizia la fase due per la Chiesa: continuiamo a vivere da popolo che cammina insieme”. La raccomandazione arriva dal vescovo diocesano, mons. Michele Fusco, alla vigilia della ripresa delle celebrazioni in parrocchia per il prossimo 18 maggio. Anche in Chiesa bisognerà rispettare regole e seguire tutte le indicazioni per evitare assembramenti e partecipare alle funzioni in tutta sicurezza. Il pastore diocesano, in una lettera indirizzata ai parroci, ha illustrato il manifesto elaborato dalla diocesi che sarà affisso all’ingresso di ogni chiesa e che dispone le norme essenziali per la ripresa delle celebrazioni con il popolo.  Tra queste l’indicazione di capienza massima consentita nella chiesa valutando la grandezza dell’edificio e nel rispetto della distanza minima di un metro frontale e laterale.  I fedeli dovranno indossare la mascherina, non sarà consentito l’ingresso in caso di sintomi influenzali/respiratori e con temperatura corporea pari o superiore a 37,5°C, le acquasantiere resteranno vuote e agli ingressi della chiesa saranno disponibili liquidi igienizzanti. Durante la messa il Celebrante fornirà indicazioni sulla modalità della distribuzione della Santa Eucarestia.  Non sarà ancora consentito lo scambio del segno della pace. La messa potrà essere accompagnata da un organista ma, in questa fase, si omette la presenza del coro. Le stesse disposizioni valgono anche per battesimi, matrimoni e le esequie.   È indispensabile la collaborazione di tutti per evitare assembramenti sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, in particolare sagrestia, sagrato ed ingressi.

Andrea D’Aurelio

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